Cessione del quinto: cos'è e come funziona
La cessione del quinto come funziona, i vantaggi, chi può richiederla, su Fincontinuo.
La cessione del quinto è un tipo di finanziamento riservato ai lavoratori dipendenti che abbiano un contratto a tempo indeterminato e ai pensionati. Questo tipo di finanziamento prevede che la rata mensile non possa superare la quinta parte del salario o della pensione netta.
Se sei un dipendente o un pensionato, puoi dunque richiedere un finanziamento non finalizzato rimborsabile in rate mensili attraverso la cessione del quinto del tuo stipendio o della tua pensione. Un finanziamento di facile gestione che prevede il pagamento delle rate mediante addebito diretto in busta paga.
Cos’è la cessione del quinto, come funziona, e qual è il ruolo del datore di lavoro o dell’ente pensionistico?
1) Come funziona la cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto è un tipo di prestito che prevede un rimborso tramite rate e l'applicazione di un tasso fisso. La caratteristica principale è che il rimborso delle rate viene fatto direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, trattenendo l’importo direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione.
L’importo della rata non può superare un quinto dello stipendio netto mensile o della pensione. In alcune circostanze, per ottenere una somma maggiore, è possibile arrivare a una rata massima pari a due quinti dello stipendio, ma questo richiede la sottoscrizione di un ulteriore contratto di delega di pagamento.
Per fare un conteggio esemplificativo: su uno stipendio o una pensione di 1.000 euro al mese netti, la rata massima della cessione del quinto sarà di 200 euro.
2) I vantaggi della cessione del quinto
In quanto operazione di credito garantita dallo stipendio o dalla pensione del richiedente, l’Istituto finanziatore ha elevata flessibilità nella valutazione delle richieste, in questo modo anche chi non ha uno storico impeccabile nei pagamenti dei precedenti crediti potrà ottenere finanziamenti a cui altrimenti non potrebbe accedere.
Inoltre, l'importo massimo ottenibile è legato sia alla retribuzione che all’anzianità lavorativa del richiedente, un aspetto che consente talvolta di finanziare importi anche più elevati.
La cessione del quinto è una forma di finanziamento che prevede una durata massima di 120 mesi, un tasso fisso e una rata costante per tutta la durata del piano, senza lo stress di una rata dipendente dall'oscillazione dei tassi di interesse.
Altra caratteristica è che si tratta di un finanziamento a firma singola: non richiede coobligati o garanti.
La cessione del quinto può essere la scelta di finanziamento più adatta per chi lavora con un contratto a tempo indeterminato presso un'azienda pubblica o privata o per chi ha la pensione. È sufficiente, infatti, essere disposti a cedere un quinto della propria entrata mensile a favore della disponibilità di immediata liquidità.
I vantaggi della cessione del quinto possono essere così sintetizzati:
- Tasso fisso: La cessione del quinto offre un tasso di interesse fisso per tutta la durata del prestito, garantendo rate mensili costanti e facilitando la pianificazione finanziaria.
- Rate basse: Le rate non possono superare il 20% del reddito netto mensile, limitando l’impatto sul bilancio personale e mantenendo una buona capacità di spesa.
- Mono firma: Non è richiesta la firma di un garante, rendendo la procedura di approvazione più veloce.
- Flessibilità: L'istituto finanziatore ha maggiore flessibilità nella valutazione delle richieste, permettendo anche a chi ha uno storico creditizio non perfetto di ottenere finanziamenti.
- Durata: Il finanziamento può durare fino a 120 mesi, offrendo piani di rimborso lunghi e stabili;
- Garanzie: La rata viene, come detto, prelevata dallo stipendio o dalla pensione, riducendo i rischi di insolvenza per il creditore. È obbligatoria un’assicurazione che copre il rischio di perdita di impiego per i dipendenti e il rischio di premorienza per i pensionati.
3) Chi può richiedere la cessione del quinto
La cessione del quinto è disponibile per:
- Dipendenti pubblici e statali con contratto a tempo indeterminato;
- Dipendenti privati con contratto a tempo indeterminato;
- Pensionati, con pensioni di anzianità, vecchiaia, invalidità e reversibilità.
Per i lavoratori dipendenti, il contratto deve essere a tempo indeterminato, con un'anzianità lavorativa minima stabilita dalla compagnia assicurativa che fornisce la polizza obbligatoria. L’azienda del richiedente deve soddisfare criteri di ammissibilità valutati dall’istituto finanziatore.
4) La documentazione necessaria
I documenti richiesti per richiedere una cessione del quinto includono:
- Codice fiscale/tessera sanitaria
- Documento di identità valido
- Certificato di stipendio per i dipendenti
- Dichiarazione quota cedibile per i pensionati
- Busta paga o cedolino della pensione
Il processo di richiesta comprende la presentazione della documentazione necessaria, la firma della contrattualistica del finanziamento e l’ottenimento della copertura assicurativa obbligatoria. In caso di rinnovo, sarà necessario estinguere la cessione preesistente.
Cosa troviamo nel certificato di stipendio? Dati fondamentali come l'inizio del rapporto lavorativo, la retribuzione lorda e netta (annua e mensile), il TFR già maturato ed eventuali trattenute già presenti sulla busta paga.
Altri documenti che bisogna compilare e sottoscrivere sono:
- la documentazione precontrattuale;
- il contratto di finanziamento;
- l’IEBCC (Informazioni Europee di Base sul Credito al Consumo), che sintetizza le condizioni economiche del prestito, detto anche SECCI (ossia Standard European Consumer Credit Information);
- il precontratto della copertura assicurativa;
- la proposta dell'assicurazione.
Inoltre, la compagnia assicurativa può chiedere al medico curante di stilare una relazione di visita medica per valutare lo stato di salute del richiedente.
La finanziaria provvederà poi a richiedere la copertura assicurativa e a notificare l'accordo al datore di lavoro e, in caso, al fondo pensione presso dove viene accantonato il TFR.
Il finanziamento, comunque, non viene riconosciuto prima dell’emissione della polizza obbligatoria e del rilascio del benestare da parte dell’amministrazione.
Se si procede invece al rinnovo di una cessione del quinto o di una delega di pagamento, bisognerà estinguere la cessione preesistente, richiedendo al precedente istituto finanziatore un conteggio della parte residua.
5) Cosa succede al prestito se cambio lavoro?
Se cambi lavoro per dimissioni o licenziamento, dovrai comunicare tempestivamente alla banca o all’istituto finanziario la variazione per evitare ritardi nel rimborso delle rate.
Questo perché questo tipo di prestito, per sua stessa natura, prevede uno stretto legame con la situazione lavorativa del cedente, dal momento che il rimborso avviene tramite il datore di lavoro o l'ente pensionistico. Sarà comunque possibile effettuare la trattenuta diretta sulla nuova busta paga, garantendo la continuità dei pagamenti.
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